affinamento dei vini in botte

Evoluzione dell’affinamento dei vini con legni alternativi e mannoproteine

L’affinamento rappresenta una delle fasi più affascinanti e determinanti del percorso che porta dall’uva al vino finito. Dopo la fermentazione alcolica, il vino possiede già gran parte delle sue caratteristiche, ma è ancora “giovane”: può risultare spigoloso, con aromi poco integrati e una struttura non del tutto armonica. È proprio attraverso l’affinamento che il vino trova equilibrio, complessità e stabilità.

In questo articolo vedremo quali sono le principali tecniche utilizzate, come i legni alternativi della gamma Boisé e le mannoproteine Phylia di Oenofrance possano diventare strumenti preziosi, e concluderemo con alcuni consigli pratici per accompagnare il vino nella sua evoluzione qualitativa.

Evoluzione del legno nell’affinamento dei vini, dalle botti ai legni alternativi

Per secoli, l’affinamento in barrique e botti grandi ha rappresentato il metodo tradizionale per nobilitare i vini. Tuttavia, questo approccio presenta alcune limitazioni significative: costi elevati per l’acquisto e la manutenzione delle botti, tempi di affinamento lunghi (spesso oltre 12-18 mesi), difficoltà nel controllo preciso del profilo aromatico e variabilità tra diverse botti dovuta alle caratteristiche naturali del legno.
L’evoluzione tecnologica ha portato allo sviluppo dei legni alternativi: trucioli, chips per l’affinamento, bastoncini ed estratti che riproducono e ottimizzano l’apporto del legno tradizionale. Questi prodotti permettono di ottenere risultati comparabili in tempi ridotti, con un controllo preciso delle caratteristiche sensoriali e costi significativamente inferiori. La ricerca enologica moderna ha perfezionato i processi di selezione del legno, tostatura e preparazione, rendendo possibile una personalizzazione estrema del profilo aromatico desiderato.

La gamma di legni alternativi Boisé France: innovazione e qualità per l’enologia moderna

Nell’enologia contemporanea, l’uso di legni alternativi è diventato fondamentale per conferire ai vini complessità aromatica, struttura e morbidezza, riducendo al contempo i tempi di affinamento. La gamma Boisé France, prodotta da Vivelys, offre soluzioni innovative e precise per ottenere profili sensoriali personalizzati, rispettando le caratteristiche varietali e lo stile desiderato.

Cos’è un legno alternativo per affinamento del vino e come funziona

La gamma di legni alternativi per l’affinamento dei vini Boisé France rappresenta una risorsa preziosa per i produttori enologici che desiderano ottenere vini di alta qualità, rispettando le caratteristiche varietali e lo stile desiderato, con un controllo preciso del profilo sensoriale e una riduzione dei tempi di affinamento

I legni alternativi sono prodotti enologici, come trucioli o estratti, che riproducono l’apporto aromatico del legno tradizionale senza necessitare di lunghi periodi di affinamento in barrique. Grazie a processi di tostatura controllata e selezione accurata, questi prodotti permettono di modulare l’intensità aromatica, la struttura e la morbidezza del vino in modo preciso e ripetibile.

La gamma Boisé France per l’affinamento del vino: caratteristiche e applicazioni

SC100 – Eleganza e finezza

  • Tipo di legno: Quercia francese
  • Tostatura: Leggera
  • Effetti sensoriali: Aggiunge morbidezza, rotondità e note di vaniglia senza sovrastare il frutto.
  • Utilizzo: Ideale per vini bianchi e rosati che richiedono eleganza e finezza.
  • Dosaggio consigliatotra 0,5 e 10 g/L.

SC200 – Volume e dolcezza

  • Tipo di legno: Quercia francese
  • Tostatura: Leggera e moderata
  • Effetti sensoriali: Aumenta il volume in bocca, riveste i tannini e aggiunge note di pasticceria e vaniglia, riducendo le note vegetali.
  • Utilizzo: Adatto a vini che necessitano di maggiore volume e/o riduzione delle note vegetali.
  • Dosaggio consigliatotra 0,5 e 10 g/L.
  • Momento di utilizzo: Durante l’affinamento, prima o dopo la fermentazione malolattica.

BF – Frutto e volume

  • Tipo di legno: Quercia francese
  • Tostatura: Non tostato
  • Effetti sensoriali: Potenzia l’aroma fruttato e aumenta il volume in bocca.
  • Utilizzo: Ideale per vini che richiedono un equilibrio tra frutto e struttura.
  • Dosaggio consigliato: tra 0,5 e 10 g/L.

DC190 – Complessità e morbidezza

  • Tipo di legno: Quercia francese
  • Tostatura: Media
  • Effetti sensoriali: Aggiunge note di vaniglia, rotondità e morbidezza.
  • Utilizzo: Adatto a vini che necessitano di maggiore complessità e morbidezza.
  • Dosaggio consigliatotra 0,5 e 10 g/L.

DC310 – Intensità e struttura

  • Tipo di legno: Quercia francese
  • Tostatura: Intensa
  • Effetti sensoriali: Conferisce note tostate, affumicate e di caffè, aumentando la struttura e la lunghezza del finale.
  • Utilizzo: Ideale per vini rossi strutturati e per affinamenti prolungati.
  • Dosaggio consigliatotra 0,5 e 10 g/L.

Vantaggi dell’utilizzo dei legni alternativi Boisé France per l’affinamento del vino

  • Personalizzazione del profilo sensoriale: Possibilità di modulare l’intensità aromatica e la struttura del vino.
  • Riduzione dei tempi di affinamento: Ottenimento di effetti simili all’affinamento in legno tradizionale in tempi più brevi.
  • Ripetibilità e precisione: Risultati costanti e controllabili grazie alla standardizzazione dei prodotti.
  • Sostenibilità: Utilizzo di legno proveniente da foreste gestite in modo responsabile.

L’evoluzione delle tecniche di affinamento: dalle fecce alle mannoproteine selezionate

Tradizionalmente, l’affinamento sui lieviti (sur lie) rappresentava il metodo classico per migliorare la struttura e la stabilità dei vini, specialmente bianchi. Questa tecnica prevedeva il mantenimento del vino a contatto con le fecce fini dopo la fermentazione, con periodici bâtonnage per rimettere in sospensione i sedimenti. Tuttavia, questa pratica comportava rischi significativi: possibili deviazioni aromatiche, instabilità microbiologica, difficoltà nel controllo della qualità e tempi prolungati con risultati non sempre prevedibili.

La ricerca enologica moderna ha permesso di isolare e purificare i componenti benefici dei lieviti, in particolare le mannoproteine, eliminando i rischi associati al contatto prolungato con le fecce. Questi composti, estratti da ceppi selezionati di Saccharomyces cerevisiae, mantengono tutte le proprietà positive dell’affinamento tradizionale, come la stabilizzazione colloidale, protezione dall’ossidazione, miglioramento della struttura, garantendo al contempo sicurezza, ripetibilità e controllo qualitativo.

La gamma Phylia di Oenofrance rappresenta l’evoluzione naturale di questa ricerca, offrendo prodotti standardizzati che permettono di ottenere i benefici dell’affinamento sui lieviti senza i rischi connessi, con la possibilità di modulare precisamente l’intensità dell’intervento in base alle caratteristiche del vino e agli obiettivi enologici.

La gamma Phylia di Oenofrance di mannoproteine per l’affinamento del vino

Oenofrance, con oltre 80 anni di esperienza nel settore enologico, offre la linea Phylia, una serie di prodotti derivati da lieviti selezionati, progettati per ottimizzare la qualità dei vini in diverse fasi della vinificazione e dell’affinamento. Questi prodotti, grazie alla loro origine naturale, rispettano l’integrità organolettica del vino, migliorando stabilità, struttura e espressione aromatica.

Cos’è la gamma Phylia di mannoproteine per l’affinamento del vino?

La gamma Phylia comprende prodotti a base di proteine e mannoproteine derivate da lieviti selezionati. Questi componenti sono fondamentali per migliorare la qualità sensoriale dei vini, agendo su aspetti come stabilità colloidale, equilibrio gustativo e protezione dall’ossidazione.

I principali prodotti della gamma Phylia per l’affinamento del vino

1. Phylia CYS

  • Composizione: Proteine e derivati di lievito selezionati
  • Funzione: Stabilizzazione colloidale e protezione contro l’ossidazione
  • Utilizzo: Adatto per vini bianchi e rosati, particolarmente utile in presenza di polifenoli reattivi
  • Dosaggio: Variabile in base alle esigenze specifiche

2. Phylia Exel

  • Composizione: Mannoproteine di Saccharomyces cerevisiae
  • Funzione: Miglioramento della stabilità organolettica e protezione dall’ossidazione
  • Utilizzo: Ideale per vini bianchi e rosati, particolarmente indicato per vini giovani
  • Dosaggio: Variabile in base alle esigenze specifiche

3. Phylia Icône

  • Composizione: Mannoproteine di Saccharomyces cerevisiae
  • Funzione: Miglioramento della struttura e dell’equilibrio gustativo
  • Utilizzo: Adatto per vini bianchi, rosati e rossi, utilizzabile prima dell’imbottigliamento
  • Dosaggio: Variabile in base alle esigenze specifiche

4. Phylia EPL

  • Composizione: Estratto proteico di lievito
  • Funzione: Fining delicato, riduzione dell’amaro e miglioramento della stabilità
  • Utilizzo: Adatto per vini bianchi, rosati e rossi, utilizzabile prima dell’imbottigliamento
  • Dosaggio: Variabile in base alle esigenze specifiche

Vantaggi dell’utilizzo dei prodotti Phylia nell’affinamento dei vini

  • Origine naturale: Utilizzo di componenti naturali che rispettano l’integrità del vino
  • Miglioramento della qualità sensoriale: Ottimizzazione della struttura, dell’equilibrio gustativo e dell’espressione aromatica
  • Stabilità e protezione: Aumento della stabilità colloidale e protezione contro l’ossidazione
  • Versatilità: Adatti per diverse tipologie di vino e fasi della vinificazione

Tempistiche e fasi dell’affinamento del vino

L’affinamento del vino può essere suddiviso in fasi: iniziale, intermedia e finale. La durata varia in funzione del vino: bianchi e rosati da 3 a 6 mesi, rossi strutturati da 12 a 36 mesi. Durante la fase iniziale si privilegia acciaio o cemento per preservare aromi primari; nella fase intermedia il legno consente micro-ossigenazione e complessità; la fase finale in bottiglia completa l’integrazione aromatica.

Profili aromatici e prodotti per l’affinamento del vino

Il profilo aromatico dipende da varietà d’uva, contenitore e gestione dell’ossigeno. Aromi primari derivano dall’uva, secondari dalla fermentazione e terziari dall’affinamento. Prodotti come la gamma Boisé (SC100, SC200, BF, DC190, DC310) consentono di modulare note speziate e tostate, mentre le mannoproteine Phylia (LF, Affinage, Exel, Icône) donano rotondità e setosità.

Come scegliere il contenitore, la fase, la durata e i prodotti per l’affinamento del vino in base all’aroma

La scelta del contenitore per l’affinamento del vino determina specifiche caratteristiche in termini di fase di affinamento, durata, tecniche produttive e profilo aromatico risultante.

Il legno di piccole dimensioni (barrique e botti piccole per affinamento) è utilizzato per fasi intermedie o di sviluppo dei tannini con durata di 6-18 mesi, impiegando tecniche come boisé, chips o barrique che conferiscono aromi di vaniglia, spezie e tostatura.

Le botti grandi di legno sono destinate a fasi intermedie o di evoluzione equilibrata per periodi più lunghi (1-3 anni), utilizzando legno usato e travasi per sviluppare aromi evoluti ed eleganza.

Il cemento è impiegato in fasi iniziali o di maturazione neutra per 3-12 mesi con controllo della temperatura, producendo un profilo minerale e note pulite e varietali.

I contenitori inox per vino servono per fasi iniziali o di conservazione variabile sempre per 3-12 mesi con gestione dell’ossigeno, preservando la frutta fresca e i profumi floreali.

Infine, la bottiglia per vino rappresenta la fase finale di pre-commercializzazione con durate variabili da pochi mesi a diversi anni, dove attraverso stabilizzazione e chiarifica si sviluppano aromi terziari complessi come cuoio, tabacco e profumi di invecchiamento.

Contenitore Fase di affinamento Durata tipica Prodotti / tecniche Profilo aromatico / note Attrezzature
Legno (barrique / botti piccole) Intermedia / sviluppo tannini 6‑18 mesi Boisé, chips/barrique Vaniglia, spezie, tostatura Botticelle in legno
Legno (botti grandi) Intermedia / evoluzione equilibrata 1‑3 anni Legno usato, travasi Aromi evoluti, eleganza  
Cemento Iniziale / maturazione neutra 3‑12 mesi Controllo temperatura Minerale, varietale pulito  
Acciaio Iniziale / conservazione varietale 3‑12 mesi Gestione ossigeno Frutta fresca, fiori Contenitori inox per affinamento vino
Bottiglia Finale / pre-commercializzazione da pochi mesi a diversi anni Stabilizzazione, chiarifica Cuoio, tabacco, aromi terziari Bottiglie per vino

Seguendo queste indicazioni e scegliendo prodotti mirati, ogni produttore – professionale o hobbista – può guidare il vino verso la sua espressione migliore.

Consigli pratici per un affinamento del vino di qualità

Che si lavori in una grande cantina o nella propria hobbicantina, alcuni accorgimenti possono fare la differenza:
Controllo della temperatura: mantenere il vino a 12–16 °C favorisce un’evoluzione armonica.
Protezione dall’ossigeno: monitorare l’SO₂ e gestire i travasi con attenzione.
Assaggi periodici: degustare il vino durante l’affinamento è fondamentale per decidere tempi e interventi.
Scelta della durata: i bianchi e i rosati richiedono pochi mesi, i rossi più strutturati possono restare in affinamento anche oltre un anno.
Uso mirato degli additivi: testare i legni alternativi o le mannoproteine su piccole partite prima di applicarli all’intera massa.

Contatta Hobby Cantina per scoprire le migliori tecniche per l’affinamento del vino

L’affinamento non è un semplice tempo d’attesa, ma una fase attiva che consente di guidare il vino verso la sua espressione migliore. Attraverso contenitori diversi, legni alternativi come quelli della gamma Boisé e l’impiego mirato di mannoproteine Phylia, ogni produttore – professionale o hobbista – ha oggi a disposizione strumenti efficaci per valorizzare il proprio vino.

Seguendo alcune buone pratiche e facendo scelte consapevoli, è possibile ottenere risultati sorprendenti anche su piccole produzioni, trasformando il vino giovane in un prodotto armonico, complesso e piacevole da bere. Contatta gli esperti Hobby Cantina per approfondire le tecniche di affinamento del vino.tra 0,5 e 10 g/L

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